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Rock in salsa new wave, musica cupa e ipnotica

Vengono da Mantova. Sono attivi da quasi 10 anni. E fanno del rock in salsa new wave il loro credo. Loro sono i Sinezamia e li abbiamo intervistati subito dopo l’uscita del loro ultimo singolo “Senza Fiato/ Cenere”.

 

Voi siete una giovane band, anche se già con dei dischi ed esperienze alle spalle, che si sta affacciando adesso sul panorama italiano: che ne pensate della situazione dei locali italiani e più in generale della musica live?

Innanzitutto grazie per il giovane band, riferito magari alla nostra età, anche se oramai il progetto Sinezamia sta per raggiungere il traguardo delle 10 candeline.
La situazione dei locali italiani è sempre più triste a mio avviso, e questo lo noto ogni anno che passa. Penso soprattutto a band come noi, completamente indipendenti, senza una agenzia che ci procuri date, sia sempre più difficile riuscire a suonare.
I locali oramai, per la maggior parte, optano nel contattare solo cover band o tribute band, togliendo spazio all’originalità e alla voglia di scoprire nuove cose.
Di conseguenza si crea una certa piattezza musicale, un disinteresse verso le nuove proposte. A suonare, come vediamo tutti, sono sempre le band che hanno un qualcuno alle spalle, un qualcuno che procuri date, abbia contatti buoni, investi in loro.
Puoi essere un’ottima band, ma se sei da solo, le tue richieste finiscono direttamente nel dimenticatoio.
E’ anche vero, e non meno importante, che i locali sono flagellati da troppi aspetti legati alla burocrazia, rendendo davvero ostica una attività concertistica nei locali stessi. Purtroppo in Italia si è instaurata una cultura pessima nei confronti della musica ed è sempre meno la gente che va a concerti o ad ascoltare musica dal vivo originale.
La musica non è considerata arte, ma quasi un passatempo.
Scoccia dover dire suono per passione.
Io non suono per passione, ma per necessità. Una necessità vitale.
Per permettermi ciò ho un lavoro che mi permette di pagarmi le registrazioni, la produzione dei nostri dischi, le ore in sala prove, gli strumenti, ecc.
I gestori/organizzatori molte volte non capiscono tutto questo aspetto, quanto ci stia dietro ad un progetto musicale. Il risultato di ciò è il declino che sta vedendo a mio avviso la scena musicale italiana da diversi anni…
Non a caso i migliori trovano sbocchi all’estero…

 

Se doveste descrivere un vostro live con tre aggettivi, quali usereste e perchè?

Energico, ipnotico, sognante.
Il perchè mi chiedi? Beh la risposta migliore sarebbe venite a vederci dal vivo e capirete il perchè… ma posso garantirti che nei nostri live mettiamo molta energia, anche fisica se vuoi.
Si innescano meccanismi automatici di sguardi, gestualità, pathos. Poi c’è comunque quell’alone cupo ed ipnotico che da sempre caratterizza la nostra musica ed i nostri testi.
Sognante perchè…in fondo, come diciamo nel nostro pezzo La fuga, “sogno ad occhi aperti, tracciar di linee il vento per scavarmi d’aria fredda ed ignorare quel che sento”

 

Avete dei riti scaramantici prima di salire sul palco?

No, nessun rito scaramantico.

 

C’è un artista italiano con cui vorreste duettare?

Duettare? Per carità!

 

Descriveteci il vostro ultimo lavoro in 3 aggettivi.
Incalzante, oscuro, liberatorio.

 

In Italia spesso, soprattutto alle band giovani capita di dover fronteggiare un pubblico distratto, a voi è mai accaduto? Pensate sia un problema di educazione all’ascolto dell’audience italiana?

In parte ti ho già risposto nella prima domanda. Più che un pubblico distratto, il pubblico molte volte non è informato a dovere. Questo proprio perchè manca una cultura di fondo.
Oramai quasi più nessuno compra i dischi e si interessa alle nuove band. E’ più facile dare un rapido ascolto al primo brano che si trova in rete e trarre un giudizio finale solo dopo 2 minuti.
Una tempo, quando non c’era internet ma tutto ruotava attorno alla fanzine, a quelle quattro o cinque riviste musicali e ai negozi di musica, credo che la gente fosse più invogliata ed interessata a scoprire la musica e le band che esistevano.
Ora si ha tutto…e niente allo stesso tempo.

 

 

Ultima domanda: per chi non vi conoscesse, invogliateli a venirvi a sentire a nelle prossime date di presentazione dell’EP.
Stiamo già cercando e definendo le prime date per il 2014. Quindi invito, chiunque fosse interessato, ad organizzare una serata nel vostro locale

Il nostro singolo Senza fiato/ Cenere è possibile ascoltarlo e scaricarlo su qualsiasi piattaforma digitale e, per chi volesse, è disponibile in 200 copie numerate contattando direttamente la band ai canali ufficiali o in alcuni negozi tra Mantova, Brescia, Firenze, Roma.

Oltre ai brani del singolo, il nostro repertorio attinge anche dai nostri lavori precedenti, ovvero l’album La fuga (2012), il singolo Ombra (2011) ed i due EP Sacralit_ (2009) e Fronde (2007)