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FINGERE DI ESSERE – Out 11 Giugno 2019

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►”Fingere di essere” è il titolo del nostro nuovo album e vedrà la luce l’11 Giugno 2019 per l’etichetta Sliptrick Records.

►L’omonimo singolo uscirà invece il 17 Maggio 2019 su tutti i digital store.

► Il pre-order del disco è già disponibile al seguente link:
https://deadpulse.com/product/sinezamia-fingere-di-essere-cd-pre-order/

►Tracklist: 01. Verba volant | 02. Miraggi immobili | 03. Fingere di essere | 04. Nel blu | 05. Assenza | 06. Lontano | 07. Respiro il vuoto | 08. Se non provo più | 09. Ora e qui | 10. Pioggia fredda

#sinezamia #fingerediessere #sliptrickrecords#deadpulse

Ciò che vediamo e viviamo è reale? Oppure è il risultato di un sogno?

Si tratta di un concetto che ha radici profonde nella storia dell’uomo, indagato da vari pensatori nel corso dei secoli, in varie forme di scienza ed arte.

Oggi il dubbio è ancora più marcato, in un’epoca in cui la digitalizzazione ed i rapporti virtuali hanno modificato, se non sostituito, le regole della vita sociale.

Quello che viviamo pertanto è la realtà o una grande illusione?

Fingere di essere si interroga su questo quesito, in particolare per quanto riguarda le relazioni umane; non da risposte perché è vero o falso ciò che raccontiamo?

“We are like the dreamer who dreams and then lives inside the dream”.

L’album ha un suono fresco, moderno, con venature ed influenze che spaziano tra generi ed epoche musicali, dai Joy Division ai Black Sabbath e Alice in chains. Il cantato in italiano riporta a sonorità anni 90 dei Timoria.

Il disco, interamente composto ed arrangiato dalla band, nasce da un lungo processo di sperimentazione che ha riguardato suoni e strutture delle canzoni, oltre ad una valutazione delle liriche più idonee, aspetto tutt’altro che secondario nell’immaginario della band. Il processo ha visto infatti la creazione di varie versioni delle canzoni, come testi, linee vocali e soluzioni strumentali, tutti gelosamente conservati ed archiviati durante le session in sala prove.

A completare la produzione l’artwork del disco, estratto da un particolare del Muro di Berlino, in cui visi di persone differenti stanno a rappresentare la molteplicità dell’essere umano e dell’apparenza che si può offrire allo sguardo altrui, ulteriormente rimarcata dalla divisione sociale e fisica che il Muro stesso rappresenta ed ha rappresentato nella storia dell’umanità.

Il singolo Fingere di essere, un unicum del disco come attitudine e sonorità, si accorda ai primi White lies come rivisitazione moderna della new wave.

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What we see and live is real? Or is it the result of a dream?

It is a concept that has deep roots in human history, investigated by various thinkers over the centuries, in various forms of science and art.

Today the doubt is even more marked, in an era in which the digitalization and the virtual relationships have modified, if not replaced, the rules of social life.

What we live therefore is reality or a great illusion?

FINGERE DI ESSERE questions on this doubt, especially regarding human relations; it does not give answers because what we tell is true or false?

“We are like the dreamer who dreams and then lives inside the dream”.

The album has a fresh and modern sound, with veins and influences ranging from genres and musical ages, from Joy Division to Black Sabbath and Alice in Chains. On the other hand italian singing brings back to the 90’s sound of Timoria.

The album, entirely composed and arranged by the band, was born from a long process of experimentation that involved sounds and structures of the songs, as well as an evaluation of the most suitable lyrics, not merely a minor issue in the band’s imaginary. The process has seen the creation of various versions of the songs, such as lyrics, vocal lines and instrumental solutions, all jealously preserved and recorded during rehearsal sessions.

To complete the production the artwork of the album, extracted from a detail of Berlin Wall, in which the faces of different people represent the multiplicity of human being and the appearance that can be offered to the gaze of others, further emphasized by the social and physical division that the Wall itself represents and has represented in the history of humanity.

The single Fingere di essere, a unique exemple on the record as far as it concerns for attitude and sonority, accords with early White lies as a modern revisitation of new wave.

Sinezamia firmano con l’etichetta Sliptrick records

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È ufficiale: i Sinezamia firmano con Sliptrick Records per l’uscita del nuovo album ‘Fingere di essere’.
#sinezamia #sliptrickrecords #newalbum #news #dark #hardrock #metal

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News!! Nuova line-up

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Alessandro Conte è il nuovo chitarrista dei Sinezamia.

Con lui la band si appresta a nuove avventure.

State sintonizzati, a presto importanti novità!

Sinezamia, 2019 Foto di Nereo Bumci

 

Intervista per ROCK TARGATO ITALIA

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Intervista ai SINEZAMIA di Mantova che suoneranno il 22 febbraio al Legend Club Milano per le selezioni lombarde della XXVIII edizione di Rock Targato Italia.

Un aggettivo per descrivervi?
Crepuscolari

Cosa differenzia la Vostra musica, qual è la Vostra originalità?
Il nostro è un rock italiano, cantato in Italiano. Non segue le mode ne i trend odierni, ma solo una cosa: il sentimento. Non badiamo a fare quello che potrebbe piacere o quello che potrebbe funzionare. Non dobbiamo essere noi a cambiare per la massa, ma la massa a convincersi di noi, del nostro sound, della nostra attitudine. Una nostra originalità? Sicuramente fare un certo tipo di rock, a tratti cupo, a tratti violento, senza cadere in stilemi triti e ritriti ed imbarazzanti per l’anacronismo in cui ricadono. Con convinzione, crediamo di essere tra i pochi a fare un certo rock in italia. Ed infatti ne vediamo sempre più la difficoltà nell’espanderlo ai più.
Qual è il vostro processo creativo, come scrivete le canzoni?
Non c’è un processo creativo fisso. Può nascere prima un testo e poi un tappeto musicale, o viceversa. Ultimamente stiamo cercando di fare anche le due cose assieme. Comunque fondamentalmente facciamo delle pre-produzioni nel nostro studio lavorando con Logic e, una volta che le riteniamo soddisfacenti, iniziamo a provarle in salaprove registrandole in multitraccia.

Progetti futuri?
Un disco nuovo, ovvero un album. Ci sono tantissime idee, molto differenti tra loro. Stiamo focalizzando su quali dare maggiore importanza.

Cos’è che più vi piace e quello che meno vi piace del fare musica?
Sicuramente il processo creativo e la realizzazione finale di una canzone, che sommate vanno a formare un disco. E poi ovviamente il poterle suonare dal vivo, possibilmente in locali adibiti a fare buona musica e con un pubblico attento e partecipe. Sarebbe già molto. Invece la situazione in Italia è sempre più in peggiorando. Locali dove fare musica sono sempre meno e se sei una band come noi, che da 12 anni si autoproduce tutto, è sempre più difficile trovare date valide e che gli organizzatori di eventi ci tengano in considerazione. Poco conta se la carta stampata e la rete ti elogia come una vera e propria rivelazione: se non sei nessuno, resti nessuno. Quindi quello che ci piace meno della musica è il disinteresse che si ha nei confronti di certe rock band, soprattutto che cantano in Italiano come noi.

Siete iscritti alla SIAE?
Si, da diversi anni.

Come vi sentite prima di un concerto, avete un rito scaramantico?
No, nessuno. Semplicemente ci chiediamo se il soundcheck andava bene…poi ovviamente durante il concerto cambia tutto e non ci sentiamo mai. E ci ridiamo sopra oramai.

Quali sono gli artisti che vi ispirano maggiormente?
Attualmente non saprei dirti. Siamo cinque persone con gusti diversissimi l’uno dall’altro. In generale le influenze spaziano dal dark, alla new wave, dal metal a situazioni doom. Un nome preciso, attualmente, non saprei dartelo.

Ci consigliate un locale nella vostra zona dove vedere concerti di band emergenti?
Avete mai sentito Mantova nominare per eventi musicali o concerti? Ecco, questa è la risposta. Mi sento però di nominare l’Arci Virgilio, piccolo club con molto spesso anche artisti dall’estero. Nel 2014 ad esempio abbiamo suonato assieme ad un trio dark femminile australiano, le The Dark Shadows.

C’è una band o artista emergente italiano che vi ha particolarmente colpito?
La scena emergente italiana mi sembra un po’ satura e colma di cliché che sfociano in quel termine, inappropriato, definito “indie”. Tanta scena, poca sostanza. Poche restano oramai le band che “suonano” sul serio. Mi sembra che molti si celino dietro a pesantissimi delay per nascondere le lacune tecniche ed artistiche o addirittura certi ruoli (uno su tutti il batterista) stà man mano scomparendo per lasciare spazio a gelide e terrificanti “drum machine” create con un bel Mac. Fa figo, lo so. Oramai conta questo.

Il Vostro sogno?
Riuscire a fare conoscere sempre più la nostra musica ed avere la stessa credibilità di tante altre band. Sebbene veniamo definiti “emergenti”, sono 12 anni che esistiamo, con diversi dischi e live ovunque alle spalle. Vogliamo solo emergere da questo limbo. Sappiamo di avere le carte in regola. Dateci la possibilità di giocarcele bene. E speriamo che Rock Targato Italia possa aiutarci in ciò. Molte delle band che da sempre ascoltiamo ed abbiamo i loro dischi, sono uscite da qui.

Nel web:

http://www.sinezamia.it

http://www.facebook.com/sinezamia

http://www.youtube.com/user/Effettonotte87

Compilation “30 Desaparecido”

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I Sinezamia partecipano alla compilation 30 DESAPARECIDO, organizzato dal Ghigo Renzulli Fan Collaborative, con una personalissima reinterpretazione del brano Versante est. Il brano è stato registrato allo Strongvilla Studio da Saro Torreggiani il 7 Novembre 2015 e missato il mese stesso.

Il mastering di questa versione è a cura di Giovanni Gasparini, fonico dei Litfiba.

E’ disponibile ora in download e streaming gratuito su http://grfc-official.blogspot.com/p/30-desaparecido.html

Ecco il link per l’ascolto del nostro brano.

 

 

3.5 DECADES – A JOY DIVISION ITALIAN TRIBUTE

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